Centotrentaquattro

Ho pubblicato centotrentaquattro traduzioni. Senza contare quelle tecniche. Mi ero ripromessa di festeggiare la cinquantesima con una torta, poi mi è scappata, allora ho detto sarà per la centesima.

Domani mi compro una torta.

Mercati

Quando sento parlare del “nervosismo dei mercati” non riesco a fare a meno di immaginare una creatura pallida e fragile con la quale bisogna sempre misurare le parole, come certi regnanti del passato, afflitti da tare genetiche per via dei troppi matrimoni tra consanguinei.

“Come va oggi il mercato?”

“È nervoso, Eminenza, molto nervoso”.

“Cercate di non turbarlo, tornerò il prima possibile”.

01335503

Clonazione

Tanti anni fa parlai con una persona convinta che la clonazione avrebbe risolto il problema della fame nel mondo. Dopo averci riflettuto a lungo mi venne in mente che pensava alla clonazione come al replicatore di materia di Star Trek.

Cerberus

Perché aggiornare un blog moribondo quando c’è scheggetaglienti?

scheggetaglienti

L’uomo corpulento irrompe nella stanza puntando il dito verso il tipo alto e magro.
– Si può sapere perché secondo te non dovremmo pestarlo? – Indica col pollice la stanza degli interrogatori.
– Potrebbe essere l’uomo sbagliato.
– Non lo è. Me lo sento.
– Non basta.
L’uomo corpulento afferra l’altro per il bavero, spingendolo contro il muro. Il tipo magro continua in tono cupo.
– Potrebbe non sapere nulla, e mentire solo per farti smettere di pestarlo. Così ci porterebbe fuori strada. Prima di interrogare qualcuno, bisogna essere ragionevolmente sicuri che abbia davvero qualcosa da rivelare. Quindi prima indaghiamo meglio su di lui.
– E dopo?
– Lo pesti.
L’uomo corpulento molla il bavero.
– Sai Taco, stavolta non hai tutti i torti.
L’altro accenna una smorfia di fastidio.
– Che c’è Taco, non ti piace se ti chiamo Taco? Urta la tua sensibilità?…
– Io non ho sensibilità…

View original post 109 altre parole

Sproloquio domenicale

Quello che non perdonerò veramente mai alla commercial women’s fiction è l’aver fatto passare il concetto per cui l’immaturità emotiva è carina, simpatica, una cosa da imitare. In questo libro c’è una donna di trent’anni, istruita, bella, di successo, appena sposata con lo strafico di turno, che rimane impietrita e quasi incapace di reagire alla notizia di essere… incinta. Non moribonda, non sul lastrico. Incinta.
Cosa pensavi, brutta deficiente, che li portasse la cicogna? EH?
(Ho bisogno di una vacanzina, mi sa)

rovi

“Ma perché” pensò ella togliendosi le spine dalle ginocchia, “la letteratura fantasy è piena di boschi e foreste impenetrabili dove però non c’è mai nemmeno l’ombra di un rovo? “